Cosa visitare a...
Grosio
Grosio è un piccolo, storico paese ricco di antiche tradizioni che i giovani fanno rivivere con passione. La sua perla è la Valgrosina, una valle ancora vissuta e conservata nel suo carattere agricolo-pastorale.
E’ un luogo davvero meritevole di un’accurata visita: salirete fra prati ben curati fino a Fusino (1203 m.) dove, verso sinistra, ci si addentra fra monti severi, in Val di Sacco dove, al culmine della valle (quota 1964 m.) vi sorprenderà la località Malghera con la sua Madonna della Neve, un grande santuario edificato in ricordo di un antico miracolo.
Il paese di Grosio ha origini antiche e, anche se Grosio viene citato per la prima volta in un documento nel 1056, mi piace ricordare che la zona di Grosio fu certamente abitata in epoca preistorica. Grosio è infatti sede del Parco delle Incisioni Rupestri: un luogo magico dove si incontrano il segno dell’uomo, il segno del tempo e della storia. Sulla Rupe Magna (scoperta nel 1966 dal Prof. Davide Pace), gli uomini dell’Età del Ferro e del Bronzo decisero di lasciare ai posteri i segni della loro presenza. E’ la più estesa e istoriata roccia d’Europa (5500 petroglifi).
Grosotto
Il piccolo paese di Grosotto è caratterizzato dalla presenza di storiche fontane, tra le quali spicca per importanza quella dei quattro cannoni del 1695, che vi accompagnano per un’interessante visita in paese che prosegue per il centro storico (lasciate la Statale per Via Patrioti) attraverso la visione di portali rinascimentali di indubbio valore (esempio più significativo Casa Stoppani).
Nel 1487, quando la Valtellina apparteneva ancora allo statuto di Milano, il paese fu raggiunto dai Grigioni che da qualche tempo premevano sui confini settentrionali del ducato.
In tale occasione Grosotto non subì però le distruzioni che gli invasori inflissero agli altri centri della valle poiché, come testimoniato da un manoscritto, la popolazione si fece trovare in processione per le vie del paese e, per intercessione della Beata Vergine, venne scongiurata la distruzione del borgo.
Tirano
Passeggiare lungo le vie di Tirano significa ancora respirare la storia. Anche gli angoli più reconditi nascondono qualche fascinoso ricordo dei tempi andati. Madonna di Tirano accompagna il turista lungo un viale alberato che porta verso il centro storico di Tirano. La piazza di Madonna di Tirano ospita l'omonimo Santuario, di grande eleganza rinascimentale, eretto nel '500 dopo l'apparizione della Vergine a Mario Omodei. Una passeggiata nel centro storico vi porterà e scoprire importanti palazzi nobiliari e la Parrocchiale di San Martino. La centralissima Tirano non delude neppure gli amanti dell'enogastronomia: gli imponenti terrazzamenti che la avvolgono regalano alla vista un panorama mozzafiato, mentre i vitigni che ospitano restituiscono tutto il gusto del territorio in un bicchiere di vino.
Bormio
Chi scopre Bormio non dimentica più il fascino che emana.
Un fascino regalato dalla storia, dalla laboriosità dei suoi abitanti e della felice posizione: una conca alpina baciata dal sole.
Acqua termale e piste da sci di ogni grado di difficoltà, fino a quota 3000, la rendono conosciuta nel mondo.
La ricca storia che appartiene a questa Magnifica Terra, molto ambita perché importante crocevia commerciale, è stata percorsa dalla gente del luogo in modo "forte", imponente.
Una storia che si può riscoprire all'interno del museo civico di Palazzo de Simoni, nell'altrettanto storica e centralissima via Roma oppure immergendosi nelle acque termali dei Bagni Vecchi, descritti per la volta nel I secolo d.C. da Plinio il Vecchio nella sua "Storia Naturale", raggiungibili seguendo la strada che porta allo Stelvio.